Contenuti per adulti
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Quando ti rivolgi a Dio,
non usare solo parole:
portagli il silenzio
che abita i tuoi abissi.
Parlagli col cuore rotto,
con le mani vuote,
con gli occhi stanchi
che hanno visto troppo e capito poco.
Quando ti rivolgi a Dio,
non cercare risposte immediate:
Dio è l’attesa che purifica,
è il tempo che sa guarire
anche ciò che tu credi perduto.
Rivolgiti a Lui
come un bambino perso nel buio
che non chiede spiegazioni,
ma tende le braccia
verso un abbraccio che sa già esistere.
Piangi, se serve.
Trema, se devi.
Ma parlaci. Sempre.
Perché anche il tuo silenzio
per Lui è preghiera.